La Confessione (Исповедь) è un'opera autobiografica di Lev Tolstoj, scritta tra il 1879 e il 1882, in cui l'autore esplora il profondo cambiamento spirituale che lo condusse a una crisi esistenziale e successivamente a una rinascita religiosa e filosofica.
L'opera racconta il viaggio interiore di Tolstoj, che, dopo aver raggiunto il successo letterario e goduto di una vita agiata, si trova improvvisamente sopraffatto da un senso di vuoto e dall'angoscia di fronte alla morte. Egli si pone domande fondamentali sull’esistenza: Qual è il senso della vita? Perché vivere, se tutto porta inevitabilmente alla morte?
Nel tentativo di trovare risposte, Tolstoj si immerge nello studio delle scienze, della filosofia e delle religioni, ma si accorge che nessuna di queste discipline riesce a soddisfare il suo bisogno di significato. Trova invece una nuova prospettiva nella fede semplice del popolo russo, che gli appare autentica e capace di offrire una risposta pratica al mistero dell'esistenza.
La Confessione non è solo un resoconto personale, ma anche un’opera universale che affronta temi come la ricerca del senso della vita, la crisi della modernità e il rapporto tra fede e ragione. Con uno stile diretto e profondamente intimo, Tolstoj offre una testimonianza del suo tormento interiore e della sua scoperta di una spiritualità basata sulla semplicità, sull’amore per il prossimo e sulla verità morale.