L'opera di Garrucci è una risorsa cruciale per chi studia l'epigrafia romana e la storia antica di Salerno. Le iscrizioni rappresentano una testimonianza tangibile del passato della città, rivelando informazioni su personaggi illustri, istituzioni pubbliche e culti religiosi. Oltre al valore storico, esse offrono uno sguardo dettagliato su come la città si sviluppò come importante centro culturale e politico.
L'opera si inserisce nel filone degli studi epigrafici ottocenteschi, che cercavano di preservare e interpretare il patrimonio archeologico dell'Italia, e rimane uno dei testi fondamentali per comprendere la storia antica di Salerno.
L'opera raccoglie una serie di iscrizioni funerarie, commemorative e religiose trovate a Salerno, alcune delle quali risalgono all'epoca romana e tardoantica. Queste iscrizioni offrono una preziosa testimonianza della vita sociale, politica e religiosa della città in quei periodi. Garrucci fornisce un'accurata analisi linguistica delle iscrizioni, concentrandosi su aspetti come l'uso del latino e del greco, le varianti ortografiche, e i simboli utilizzati. Attraverso queste analisi, l'opera contribuisce a comprendere meglio l'evoluzione della lingua e della cultura nell'Italia meridionale. Ogni iscrizione è accompagnata da un commento che ne contesta l'interpretazione storica, inquadrandola nel contesto delle dinamiche politiche e sociali di Salerno e dell'area campana.