"Vita di Enrico Ibsen" è un'opera scritta da Alberto Savinio, pubblicata per la prima volta nel 1933. In questo saggio biografico, Savinio esplora la vita e l'opera del celebre drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, offrendo una visione personale e artistica del grande scrittore.
La particolarità del libro risiede nel fatto che, pur trattandosi di una biografia, Savinio adotta uno stile unico, mescolando elementi letterari, critici e filosofici. Il testo si allontana dalla tradizionale narrazione cronologica per entrare nel mondo intellettuale e psicologico di Ibsen, ponendo l'accento non solo sulla sua produzione teatrale, ma anche sui suoi conflitti interiori, le sue idee rivoluzionarie e la sua visione del mondo.
Savinio interpreta Ibsen come un artista profondamente moderno, capace di scardinare le convenzioni sociali e di portare in scena le angosce e i dilemmi dell'individuo di fronte alla società. L'opera è un omaggio intellettuale e affettuoso, in cui Savinio, con il suo stile poetico e visionario, riesce a rendere la figura di Ibsen non solo come autore di teatro, ma come un uomo universale e immortale nella sua lotta per la verità e l'autenticità.